Skip to main content

Il 17 luglio 2018 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 81/2018, in materia di riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, il quale attua la Direttiva Europea n. 2016/2284 (Direttiva NEC – Nationale Emmission Ceiling).

Gli inquinanti atmosferici per i quali è prevista la riduzione delle emissioni sono: biossido di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, ammoniaca, PM2,5 e altre sostanze inquinanti (come metalli pesanti, IPA, diossine e furani).

L’obiettivo del nuovo decreto è promuovere, attraverso un monitoraggio costante e puntuale, il raggiungimento di livelli di qualità dell’aria al fine di non generare impatti negativi e rischi significativi per la salute umana e l’ambiente.

Nello specifico, sono definite le seguenti attività:

  • determinazione degli impegni nazionali di riduzione delle emissioni di origine antropica,
  • elaborazione, adozione e attuazione di programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico,
  • obblighi di monitoraggio delle emissioni delle sostanze inquinanti e degli impatti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi,
  • obblighi di comunicazione degli atti e delle informazioni connesse agli adempimenti sopra elencati,
  • una più efficace informazione rivolta ai cittadini.

 

Entro un anno dall’attuazione del D. Lgs. n. 81/2018 è prevista l’approvazione definitiva del programma nazionale di riduzione delle emissioni elaborato dal Ministero con il supporto tecnico di ISPRA ed ENEA. Tale programma è finalizzato a limitare le emissioni annue di origine antropica dei principali inquinanti entro il 2020 ed il 2030 e coinvolgerà tutti i settori responsabili di emissioni interessate dagli impegni nazionali di riduzione.

I settori maggiormente coinvolti sono trasporti, industria, agricoltura, energia e riscaldamento civile (sono escluse le emissioni degli aeromobili al di fuori del ciclo di atterraggio e decollo, le emissioni prodotte dal traffico marittimo internazionale, le emissioni di ossidi di azoto e composti organici volatili non metanici prodotte da attività di cui alle categorie 3B – gestione del letame e 3D – suoli agricoli della nomenclatura 2014 per la Convenzione LRTAP).

Il D. Lgs. 81/2018 abroga il precedente D. Lgs. 171/2004, ma i limiti nazionali di emissioni previsti del Decreto n. 171 del 2004 restano vigenti fino al 31 dicembre 2019.

SMA accompagna sia le aziende private che le pubbliche amministrazioni nell’intraprendere un percorso finalizzato non solo al monitoraggio, ma anche al controllo e alla riduzione delle emissioni in atmosfera delle proprie attività.

Attraverso le varie fasi (consulenza, progettazione e operatività), SMA offre al cliente tutto il supporto necessario per lo sviluppo di:

  • Sistemi di Monitoraggio delle Emissioni;
  • Sistemi di Monitoraggio delle Immissioni per la qualità dell’aria;
  • Studi di dispersione degli inquinanti;
  • Sistemi di Gestione Integrati (Qualità, Ambiente, Energia, Sicurezza);
  • Studi di quantificazione delle emissioni lungo tutto il ciclo di vita (Analisi LCA);
  • Progetti di comunicazione ambientale.

 

Scopri i nostri servizi online e iscriviti al sito web per ottenere le brochure dedicate.