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La sostenibilità aziendale è diventata una priorità per le imprese, chiamate a un impegno concreto per affrontare le sfide ambientali, sociali e di governance (ESG). In questo contesto, la Commissione Europea ha adottato gli Standard Europei sul Rapporto di Sostenibilità (ESRS), promuovendo trasparenza e responsabilità aziendale in Europa. L’adozione degli ESRS comporta dunque un nuovo obbligo per le imprese, che devono pianificare la propria conformità. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e cosa cambia per le imprese.

ESRS: i cambiamenti per le aziende

Con l’adozione degli standard europei di sostenibilità ESRS, tutte le imprese che devono redigere il report di sostenibilità ai sensi della direttiva n. 2013/34/EU dovranno rendersi conformi ai nuovi principi di rendicontazione di sostenibilità, che hanno lo scopo di assicurare la qualità delle informazioni comunicate: comprensibili, pertinenti, verificabili, comparabili e rappresentate fedelmente.

Le tempistiche

I principi entreranno quindi in vigore dal 1° gennaio 2024 con riferimento ai rendiconti dei bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2024 in avanti. Le imprese dovranno adottare gli ESRS in base a un calendario specifico, che varia da società a società.

*1 Le PMI quotate possono rimandare gli obblighi di rendicontazione per altri due anni.

*2 Società Extra UE che generano oltre 150 milioni di euro all’anno di ricavi nell’UE e che hanno nell’UE una succursale con fatturato superiore a 40 milioni o una controllata che è una grande impresa o una PMI quotata.

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